Dpcm del 3 novembre: cosa cambia per gli Agenti Immobiliari e Modulo di Autocertificazione

Zona rossa, arancione e gialla. Queste le tre divisioni all’interno del territorio italiano previste dal Governo con il nuovo Dpcm 3 novembre 2020, reso noto ieri 4 novembre dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa.

Si tratta di un nuovo Decreto, che sostituisce quello del 24 Ottobre 2020 e che sarà valido dal 6 Novembre al 3 Dicembre 2020, con l’obiettivo di tenere sotto controllo la curva del contagio del Coronavirus, cresciuta esponenzialmente nelle ultime settimane.

La divisione in regioni più o meno a rischio implica che alcune di queste abbiano maggiori restrizioni rispetto alle altre, come vedremo a breve.

Ne consegue che, per i diversi settori lavorativi, così come per quello immobiliare, le limitazioni siano più o meno elevate a seconda della regione di appartenenza. Vediamo in questo articolo quali sono le principali restrizioni per ogni zona (non le elencheremo tutte ma solo quelle che riteniamo più rilevanti per le agenzie immobiliari) e cosa cambia per chi lavora nel Real estate in queste settimane.

Condizioni e limitazioni per Agenzie Immobiliari, zona per zona

Zona rossa:

- Disposizioni

Partiamo dallo scenario più drammatico. La zona rossa è quella in cui si sta verificando il più alto numero di contagi, tanto che la diffusione ha raggiunto un indice RT superiore a 1,5.

Le regioni interessate sono: Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Calabria.

Nel loro caso si torna quasi completamente alla situazione di lockdown che tutti noi abbiamo sperimentato in primavera. Nello specifico:

• ci si può spostare solo all’interno del proprio comune di residenza;
• chiudono tutti i negozi fatta eccezione per alimentari, farmacie, tabacchi;
• si può uscire di casa solo per motivi lavorativi, di salute o estrema necessità;
• bisogna giustificare i propri spostamenti con il modulo di autocertificazione

 - Cosa cambia per le Agenzie immobiliari?

Per quanto riguarda il settore immobiliare non sono state date dal Governo direttive specifiche; considerate le restrizioni generali, va da sé che le agenzie che operano all’interno della zona rossa dovrebbero limitate al massimo l'apertura dell’Agenzia al pubblico sebbene, salvo ulteriori comunicazioni, al momento risultino escluse dalla stretta delle chiusure.

Gli agenti possono comunque continuare ad organizzare le visite presso gli immobili, con tutte le precauzioni del caso.

Zona arancione

- Disposizioni

Qui lo scenario è di gravità medio-alta, perché l’aumento dei contagi si mantiene costante, per cui anche queste regioni vanno tenute sotto controllo. Nello specifico si tratta di Puglia e Sicilia. Le restrizioni principali sono le seguenti:

• non ci si può spostare al di fuori del proprio comune di residenza;
• chiudono tutti i negozi fatta eccezione per alimentari, farmacie, tabacchi;
• possono restare aperti gli uffici;
• si potrà uscire di casa solo per motivi lavorativi, di salute o estrema necessità e portando con sè l'autocertificazione; 

- Cosa cambia per le Agenzie immobiliari?

Gli agenti Immobiliari in queste regioni possono operare con meno limitazioni perché gli uffici restano aperti, così come è possibile effettuare visite presso gli immobili. Naturalmente restano in vigore tutte le misure di sicurezza, quindi: distanziamento interpersonale di almeno un metro, obbligo di mascherina, che va indossata correttamente, lavaggio frequente delle mani e far attenzione a non entrare a stretto contatto con persone che manifestano sintomi Covid.

Zona gialla:

- Disposizioni

Tra le regioni gialle rientrano tutte quelle precedentemente non citate, quindi: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Provincia di Trento e Provincia di Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto.

In questi territori l’indice di contagio è inferiore a 1, per cui la situazione è meno preoccupante, ma comunque da non sottovalutare. Queste le principali indicazioni da seguire:

• scatta il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina, per cui in questa fascia oraria non ci si può spostare da casa se non per comprovate ragioni;
• per giustificare gli spostamente nella fascia oraria del coprifuoco bisogna essere muniti di autocertificazione;
• negozi e uffici restano aperti.

- Cosa cambia per le Agenzie immobiliari?

Nelle regioni comprese nella cosiddetta zona gialla gli agenti immobiliari possono continuare ad operare come prima, in quanto non è prevista per loro nessuna limitazione. Difatti il limite agli spostamenti è solo dopo le 22, in un orario che esula da quello del lavoro.

Autocertificazione per Agenti Immobiliari e Clienti: modulo e indicazioni per la compilazione

Abbiamo appena visto che con il nuovo Dpcm è obbligatorio munirsi di autocertificazione per alcuni spostamenti in determinate regioni. Ma quand'è che l'autocertificazione interessa gli Agenti Immobiliari e i propri clienti? E come si compila?

Siccome l’appuntamento o la visita all'immobile rientrano nell’attività lavorativa, nei casi delle regioni rosse e arancioni è necessario portare sempre il modulo con sé. Per quanto riguarda le regioni gialle, invece, non c'è nessun bisogno di autocertificazione quando ci si reca presso un'agenzia immobiliare perché - come detto poco fa - il coprifuoco scatta alle 22, ovvero un orario non lavorativo.

Passiamo ora all'altra questione: cosa devono scrivere Agenti Immobiliari e i clienti nell'autocertificazione?

L’Agente immobiliare dovrebbe semplicemente spuntare la casella “Comprovate esigenze lavorative” ogni volta che si reca presso l'ufficio/immobile da far visitare o si allontana da questo.

Il cliente può mettere la crocetta sulla casella “Altri motivi ammessi” e specificare per iscritto “Appuntamento per valutazione/acquisto/vendita di un immobile con servizio dell'Agenzia Immobiliare X”.

Per quanto riguarda il Modulo di Autocertificazione, lo trovi in allegato a questo articolo.

Novità in arrivo...

Ad oggi sappiamo che gli ultimi provvedimenti del DPCM avranno una durata di 4 settimane ma, poiché la situazione è di forte instabilità, potrebbero essere fornite nuove indicazioni prima, a seconda della diffusione del contagio. Insomma, niente è mai definitivo ma le condizioni possono essere modificate da una settimana all’altra.

Proprio per questo, bisogna sempre essere pronti ad un cambio di scenario e attrezzarsi affinché il proprio lavoro possa continuare anche nel caso in cui vengano stabilite nuove restrizioni. 

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